L’osteopatia viscerale rappresenta un ambito in continua evoluzione, con un interesse crescente verso il trattamento di organi interni come il fegato, considerato un organo chiave per le funzioni digestive, metaboliche e immunitarie.
Sebbene il trattamento osteopatico non abbia l’obiettivo di curare patologie epatiche organiche come epatiti o cirrosi, può rivelarsi estremamente utile nel supportare la funzionalità epatica, favorendo una migliore mobilità viscerale, il drenaggio venoso e linfatico, e riducendo tensioni miofasciali che influenzano il comportamento del fegato.
Relazioni anatomiche e influenze somatiche sul fegato
Il fegato è anatomicamente connesso al diaframma e alla gabbia toracica attraverso legamenti come il coronario, il triangolare e il falciforme. Riceve innervazione autonoma dal plesso celiaco, il che rende possibile una modulazione neurologica indiretta attraverso l’approccio osteopatico.
Una disfunzione somatica toracica, costale o diaframmatica può compromettere la fisiologia epatica, riducendo la capacità del fegato di muoversi armoniosamente con la respirazione e di drenare correttamente il sangue attraverso la vena cava inferiore.
Tecniche osteopatiche viscerali applicate al fegato
Le tecniche viscerali osteopatiche mirano a ristabilire la mobilità e la motilità epatica, spesso compromesse da:
- posture scorrette,
- cicatrici chirurgiche addominali,
- aderenze,
- stress cronico o traumi emotivi.
Tra le tecniche più utilizzate si annoverano:
- il rilascio viscerale diretto del fegato;
- il trattamento fasciale del legamento falciforme e coronario;
- il bilanciamento della relazione diaframma-fegato per favorire il ritorno venoso.
Secondo Barral & Mercier (2005), tali tecniche aiutano a liberare il fegato da tensioni anomale, migliorandone la funzione meccanica e fisiologica.
Benefici clinici del trattamento osteopatico sul fegato
Il trattamento osteopatico del fegato può contribuire a:
- migliorare la digestione e il transito intestinale,
- ridurre la tensione addominale e la sensazione di “gonfiore”,
- aumentare la percezione di benessere generale,
- sostenere la detossificazione epatica in pazienti con disturbi funzionali.
Uno studio pilota condotto da D’Alessandro et al. (2012) ha suggerito che la terapia manipolativa osteopatica possa influenzare positivamente la variabilità della frequenza cardiaca, un indicatore dell’equilibrio del sistema nervoso autonomo, il quale è direttamente implicato nella regolazione viscerale.
Osteopatia e funzionalità epatica: un sostegno non invasivo
Sebbene le evidenze scientifiche siano ancora limitate, la pratica clinica osteopatica e i primi studi sperimentali mostrano che è possibile supportare la funzionalità epatica in modo non farmacologico e non invasivo, con un impatto positivo sull’omeostasi generale dell’organismo.
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