La recente perdita di una coppia di neonati ha fornito spunti critici sulla scoperta di un nuovo sottogruppo sanguigno individuato per la prima volta nell’uomo 40 anni fa.
Svelando l’identità molecolare del nuovo sottogruppo sanguigno relativamente noto come Er, si spera si possano prevenire in futuro alcune morti neonatali.
La sierologa Nicole Thornton del National Health Service Blood and Transplant (NHSBT) del Regno Unito e colleghi hanno analizzato il sangue di 13 pazienti con gli antigeni sospetti e hanno identificato cinque variazioni negli antigeni Er: le varianti conosciute Era, Erb, Er3 e due nuove Er4 ed Er5.
Sequenziando i codici genetici dei pazienti gli studiosi sono stati in grado di individuare il gene che codifica le proteine della superficie cellulare: PIEZO1, gene già associato a diverse malattie conosciute.
La loro ricerca è stata pubblicata su Blood. Secondo questo studio il nuovo sottogruppo sanguigno può indurre le cellule immunitarie ad attaccare le cellule non corrispondenti, cosa che accade quando i gruppi sanguigni sono incompatibili.
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La scoperta dei gruppi sanguigni
Fu Karl Landsteiner a scoprire i gruppi sanguigni nel lontano 1901. Egli identificò i quattro gruppi sanguigni umani (A, B, AB e 0). Prima di questa scoperta, era credenza comune pensare che il sangue fosse un tessuto identico in tutti gli individui. Nel 1930 vinse il premio Nobel per la medicina e la fisiologia.
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