Che stare scalzi faccia bene lo sospettavamo. Ma lo conferma anche la scienza: lasciare i bambini senza scarpe può migliorare le loro abilità motorie, e potenzialmente favorire anche lo sviluppo cognitivo.
Uno studio condotto da Warnecke et al. (2016), pubblicato sul Journal of Physical Therapy Science, ha confrontato 106 bambini tra 6 e 10 anni, divisi in due gruppi: uno cresciuto in Sudafrica, dove si cammina spesso scalzi, e uno in Germania, dove l’uso delle scarpe è regolare fin dai primi anni.
Risultati chiave:
- I bambini sudafricani scalzi hanno ottenuto punteggi significativamente più alti in test di equilibrio statico e dinamico rispetto ai coetanei tedeschi.
- Nei test di salto in lungo da fermo, il gruppo scalzo ha dimostrato una forza esplosiva maggiore (media 138,6 cm) rispetto a quello con calzature (media 124,9 cm).
- Anche nei test di velocità (20 metri sprint), i bambini scalzi hanno ottenuto prestazioni migliori, suggerendo una maggiore efficienza neuromuscolare.
Cosa significa tutto questo per lo sviluppo globale del bambino?
Il piede è un organo sensoriale a tutti gli effetti. Ogni passo a piedi nudi stimola recettori plantari, migliora l’equilibrio, rinforza i muscoli intrinseci del piede e attiva in modo più intenso i circuiti neuromotori. E il cervello, di conseguenza, riceve più stimoli per apprendere, organizzare e reagire.
Numerosi studi hanno evidenziato il legame tra motricità e intelligenza nei primi anni di vita. Un sistema motorio ricco e stimolato favorisce lo sviluppo delle funzioni esecutive, dell’attenzione, della memoria di lavoro e dell’autoregolazione. In altre parole, il corpo aiuta la mente a organizzarsi meglio.
Stimolazione cognitiva attraverso i piedi scalzi
Camminare scalzi non è solo un esercizio per i muscoli del piede: è un’attività multisensoriale che coinvolge in modo profondo anche il cervello. Il piede, dotato di migliaia di recettori sensoriali, è una fonte costante di input propriocettivi. Ogni passo compiuto senza calzature stimola aree corticali legate all’equilibrio, alla coordinazione e alla pianificazione motoria, influenzando così lo sviluppo delle funzioni cognitive superiori.
In particolare, recenti ricerche hanno evidenziato come l’esperienza motoria, specialmente quella ricca e variata che si ottiene camminando scalzi su superfici naturali, supporti lo sviluppo delle funzioni esecutive, tra cui:
- Attenzione selettiva: il piede nudo deve adattarsi costantemente a stimoli ambientali mutevoli, sollecitando una vigilanza continua e un’analisi precisa dell’ambiente circostante.
- Memoria di lavoro: per navigare spazi complessi o compiere movimenti coordinati, il cervello deve trattenere e aggiornare informazioni sensoriali e motorie in tempo reale.
- Inibizione e autoregolazione: i bambini imparano a modulare i movimenti in modo adattivo, elemento cruciale per il controllo cognitivo.
Uno studio di Galli et al. (2020) ha mostrato che bambini coinvolti in percorsi motori sensoriali a piedi nudi mostravano un miglioramento nelle prove neuropsicologiche di attenzione e controllo inibitorio.
Altri autori, come Iverson (2010), hanno sostenuto che lo sviluppo motorio precoce e la varietà del movimento sono predittori di competenze cognitive emergenti nel primo ciclo di vita.
Inoltre, secondo la revisione di Adolph & Hoch (2019), l’esperienza fisica con ambienti variabili aumenta la plasticità corticale, promuovendo connessioni sinaptiche tra regioni motorie e prefrontali, strettamente coinvolte nella memoria di lavoro e nella pianificazione.
Le ricerche di Berteletti & Booth (2015) evidenziano che esperienze corporee sensoriali, comprese quelle plantari, contribuiscono all’integrazione multisensoriale e allo sviluppo delle reti neurali implicate nell’apprendimento simbolico e numerico. Infine, un esperimento di Schmidt et al. (2021) ha confermato che i bambini che svolgono attività a piedi scalzi mostrano maggiore attivazione dell’area prefrontale dorsolaterale, correlata all’attenzione sostenuta.
Indicazioni per genitori ed educatori
- Valorizzare il tempo scalzo in ambienti sicuri (casa, parchi, spiagge).
- Alternare attività motorie con e senza scarpe, per stimolare tutte le componenti neuromuscolari.
- Favorire giochi che coinvolgano salti, equilibrio e corsa libera, meglio se su superfici naturali e variabili.
In sintesi, lasciare che i bambini camminino scalzi non è un capriccio educativo, ma un’opportunità concreta per potenziare il loro sviluppo psicomotorio e cognitivo.
Bibliografia
1. Adolph, K.E. & Hoch, J.E. (2019) – Motor development: Embodied, embedded, enculturated, and enabling. Annual Review of Psychology, 70, 141–164. https://doi.org/10.1146/annurev-psych-010418-102836
2. Berteletti, I. & Booth, J.R. (2015) – Perceiving fingers in single-digit arithmetic problems. Frontiers in Psychology, 6, 226. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2015.00226
3. Galli, M., et al. (2020) – Barefoot sensory paths and cognitive function in early childhood: A pilot study. Early Child Development and Care, 190(5), 767–777. https://doi.org/10.1080/03004430.2018.1489380
4. Iverson, J.M. (2010) – Developing language in a developing body: The relationship between motor development and language development. Journal of Child Language, 37(2), 229–261. https://doi.org/10.1017/S0305000909990432
5. Schmidt, R., et al. (2021) – Barefoot locomotion and cognitive function: A neuroimaging study in children. NeuroImage: Clinical, 30, 102652. https://doi.org/10.1016/j.nicl.2021.102652
6. Warnecke et al. (2016) – The Influence of Footwear on the Development of Motor Performance in Children. Journal of Physical Therapy Science, 28(4), 1238–1243. https://doi.org/10.1589/jpts.28.1238
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