Osteopatia nel mondo: diffusione, riconoscimento e prospettive internazionali della professione
L’osteopatia è una disciplina sempre più diffusa a livello globale, capace di integrarsi nei sistemi sanitari di molti Paesi grazie al suo approccio centrato sulla persona e sulla funzionalità del corpo. Negli ultimi decenni la professione ha vissuto una crescita costante, sia in termini di riconoscimento istituzionale sia di interesse da parte dei fruitori.
Cos’è l’osteopatia e perché è sempre più richiesta
L’osteopatia si basa su una visione globale della persona, secondo cui struttura e funzione del corpo sono interconnesse. Attraverso tecniche manuali, l’osteopata ricerca le disfunzioni somatiche e migliora la mobilità, contribuendo al benessere generale della persona.
Questi principi, uniti all’aumento della domanda di trattamenti non farmacologici e personalizzati, hanno favorito la crescita dell’osteopatia in tutto il mondo.
Osteopatia nel mondo: dove è riconosciuta e come viene regolamentata
La situazione internazionale è molto eterogenea.
Alcuni Paesi hanno integrato l’osteopatia nei propri sistemi sanitari; altri la riconoscono come professione autonoma; altri ancora non hanno ancora definito un quadro normativo chiaro.
Stati Uniti: il luogo di nascita dell’osteopatia
Negli Stati Uniti l’osteopatia nasce alla fine dell’Ottocento grazie ad Andrew Taylor Still. Oggi la figura del D.O. (Doctor of Osteopathic Medicine) è completamente equiparata ai medici tradizionali:
- frequenta una formazione medica completa;
- può prescrivere farmaci, intervenire chirurgicamente e lavorare negli ospedali;
- utilizza anche tecniche manipolative osteopatiche.
La professione è pienamente inserita nel sistema sanitario e molto radicata nella pratica clinica.
Regno Unito: un modello di riferimento per la regolamentazione
Il Regno Unito è considerato uno dei modelli normativi più solidi. Dal 1993 l’osteopatia è regolamentata dall’Osteopaths Act, che prevede:
- registro professionale obbligatorio (General Osteopathic Council – GOsC);
- standard formativi riconosciuti a livello universitario;
- obblighi continui di aggiornamento professionale.
L’inclusione dell’osteopatia nel sistema sanitario britannico (NHS) ha contribuito alla sua diffusione e alla credibilità scientifica.
Australia e Nuova Zelanda: una professione sanitaria riconosciuta
In Australia e Nuova Zelanda, l’osteopatia è professione sanitaria regolamentata, con formazione di livello universitario e registrazione obbligatoria per esercitare.
Gli osteopati lavorano in studi, cliniche e contesti multidisciplinari, e la disciplina è molto conosciuta dalla popolazione.
Francia: forte diffusione e riconoscimento normativo
La Francia ha riconosciuto l’osteopatia dal 2002 e negli anni ha definito:
- requisiti formativi chiari, oggi equivalenti a un percorso quinquennale;
- registrazione professionale presso il Ministère de la Santé;
- integrazione progressiva nei percorsi di cura, soprattutto per disturbi muscolo-scheletrici.
Il Paese è tra quelli con il maggior numero di osteopati in Europa.
Italia: una professione sanitaria in evoluzione
In Italia l’osteopatia è stata riconosciuta come professione sanitaria nel 2018 con il DDL Lorenzin (Legge n. 3/2018). Negli ultimi anni il quadro si è ulteriormente definito con:
- l’istituzione della laurea triennale in Osteopatia (classe L-SNT/04) dal 2024/2025;
- l’imminente avvio dei processi di equipollenza per chi ha completato percorsi antecedenti l’istituzione del corso di laurea;
- la progressiva definizione di profilo professionale, competenze e standard formativi.
L’Italia si sta allineando ai Paesi europei in cui la professione gode di piena riconoscibilità e tutela.
Osteopatia in Europa: una diffusione crescente
In Europa la situazione è variegata. Paesi come Svizzera, Portogallo, Islanda, Finlandia e Malta hanno riconoscimenti formali e percorsi strutturati. Altri stanno lavorando per definire standard condivisi.
Le principali linee guida europee si ispirano al CEN (Comitato Europeo di Normazione), che nel 2015 ha pubblicato la norma EN 16686: un documento che armonizza requisiti formativi e professionali dell’osteopatia.
Questa standardizzazione ha contribuito a rafforzare l’identità della professione a livello internazionale.
L’osteopatia nel mondo è una realtà in continua evoluzione: riconosciuta pienamente in molti Paesi, regolamentata con percorsi universitari strutturati e sempre più richiesta dai pazienti.
L’Italia, dopo anni di discussioni, sta finalmente convergendo verso i modelli internazionali, garantendo maggiori tutele e una formazione sempre più qualificata.