In Italia il 29/09/2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica del 7 luglio 2021, n. 131 che istituisce la Professione Sanitaria dell’Osteopata.
É attualmente in corso di definizione l’ordinamento didattico della formazione universitaria e gli eventuali percorsi formativi integrativi per i soggetti che dovessero aver conseguito titoli extrauniversitari.
Perché è importante la regolamentazione dell’osteopatia?
1.La regolamentazione della professione osteopatica garantisce standard di formazione adeguati e riconosciuti, migliorando la sicurezza dei pazienti.
Dando una definizione del titolo di “osteopata” i cittadini potranno essere rassicurati che il professionista a cui si rivolgono abbia le capacità e le competenze per trasmettere un trattamento osteopatico sicuro ed efficace.
Vista la poca regolamentazione della professione il Comité Européen de Normalisation (CEN) nel 2015 ha emesso uno Standard Europeo per la fornitura di assistenza sanitaria osteopatica (EN 16686), sviluppato in collaborazione con le due precedenti organizzazioni europee di osteopatia: Federazione Europea degli Osteopati (EFO) e il Forum per la Regolamentazione Osteopatica in Europa (FORE).
Lo standard CEN stabilisce un punto di riferimento per la pratica clinica, la formazione, la sicurezza e l’etica per chi pratica l’osteopatia in Europa.
2. Come visto nell’articolo Osteopatia in Europa, in diversi paesi l’osteopata è riconosciuto come operatore sanitario di primo contatto, in questo modo, un’ulteriore beneficio e vantaggio che può portare la regolamentazione dell’osteopatia è che i professionisti competenti possono alleggerire le liste di attesa per l’assistenza medica, oltre a essere parte integrante di un sistema multidisciplinare.
La professione in Europa conta circa 60.000 operatori sanitari qualificati, che rappresentano una fonte aggiuntiva fondamentale di assistenza sanitaria, in particolare in un’economia sanitaria post COVID-19.
3. Il riconoscimento e la regolamentazione dell’osteopatia darà la possibilità di favorire la missione dell’UE di “Libera circolazione dei cittadini dell’UE“. La libera circolazione dei lavoratori è un principio fondamentale del trattato, sancito dall’articolo 45 del trattato sull’Unione europea e sviluppato dal diritto derivato dell’UE e dalla giurisprudenza della Corte di giustizia.
I cittadini dell’UE hanno il diritto di:
– cercare lavoro in un altro Paese dell’UE
– lavorare lì senza bisogno di un permesso di lavoro
– risiedere lì a tale scopo
– soggiornarvi anche dopo aver terminato il lavoro
– godere della parità di trattamento con i cittadini nazionali per quanto riguarda l’accesso all’occupazione, le condizioni di lavoro e tutti gli altri vantaggi sociali e fiscali”.
Fonte: Regulation of the Osteopatich Profession in Europe, EFFO

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