Il torcicollo muscolare congenito (TMC) è una condizione neonatale caratterizzata dalla contrazione unilaterale del muscolo sternocleidomastoideo, che causa l’inclinazione della testa da un lato e la rotazione del mento verso il lato opposto. Si tratta di una patologia relativamente comune nei neonati, con un’incidenza stimata tra lo 0,3% e il 2%, che si manifesta tipicamente già alla nascita o nei primi mesi di vita.
Le cause precise del torcicollo muscolare congenito non sono ancora completamente chiarite, ma la letteratura suggerisce che siano multifattoriali. In molti casi, si ritiene che il TMC sia causato da traumi da parto, che possono danneggiare il muscolo o i tessuti circostanti. In altri casi, una posizione fetale anomala nell’utero può compromettere lo sviluppo muscolare corretto, portando a un accorciamento del muscolo sternocleidomastoideo.
Sintomi e complicanze se non trattato
I neonati con torcicollo muscolare congenito mostrano chiaramente un’asimmetria del capo e del collo, con inclinazione laterale e rotazione opposta. Se non trattata tempestivamente, questa condizione può evolvere in plagiocefalia posizionale, asimmetrie cranio-facciali, difficoltà posturali e alterazioni nello sviluppo motorio. È quindi essenziale intervenire al più presto per evitare complicazioni a lungo termine.
La fisioterapia precoce è il trattamento di prima scelta per la gestione del TMC. Gli esercizi mirati al miglioramento dell’elasticità e della simmetria muscolare hanno dimostrato un’elevata efficacia, specialmente se iniziati entro i primi due mesi di vita. In alcuni casi, l’osteopatia neonatale può rappresentare un valido supporto al trattamento fisioterapico. Gli interventi chirurgici, invece, sono riservati ai casi più gravi e resistenti al trattamento conservativo, e sono comunque rari.
La prognosi è eccellente: il 90% dei bambini trattati tempestivamente guarisce completamente, senza bisogno di interventi invasivi e senza strascichi sullo sviluppo motorio.
Il ruolo centrale della valutazione pediatrica
Il torcicollo muscolare congenito è una delle prime condizioni che un operatore sanitario può intercettare nel neonato. Ma per farlo, servono occhio clinico, competenze specifiche e un aggiornamento costante.
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