La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) colpisce il 5-10% delle donne, origina nel periodo puberale ed è considerata l’alterazione endocrina più comune in età fertile.
Le donne con PCOS possono presentare irregolarità del ciclo mestruale, segni di iperandrogenismo e segni di insulino-resistenza con conseguente difficoltà a perdere peso.
La misura terapeutica suggerita dalla letteratura per le pazienti affette da sindrome dell’ovaio policistico è il calo ponderale, accompagnato da un’alimentazione adeguata e bilanciata e un programma sistematico di esercizio fisico-aerobico. Al contrario esistono ancora poche ricerche sugli approcci osteopatici nel trattamento della PCOS.
È stato recentemente pubblicato un RCT (Yosri, Hamada, Yousef, 2022) che si è proposto di analizzare l’effetto della manipolazione viscerale su dismenorrea, mestruazioni irregolari, ritardate e/o assenti e sintomi premestruali in pazienti con sindrome dell’ovaio policistico.
Sono state incluse nello studio 30 pazienti con PCOS, con disturbi legati alle mestruazioni e prive di malattie sistematiche e/o anomalie della ghiandola surrenale, con un’età compresa tra i 20 e i 34 anni e un indice di massa corporea (BMI) ≥25. Le pazienti sono state assegnate in modo casuale in due gruppi uguali: il gruppo di controllo ha ricevuto una dieta ipocalorica per 3 mesi e il gruppo di studio che ha ricevuto la stessa dieta ipocalorica e un programma di manipolazioni viscerali diretta agli organi pelvici e alle loro strutture correlate, secondo i risultati della valutazione, per 8 sessioni nell’arco di 3 mesi.
La manipolazione viscerale ha prodotto un miglioramento maggiore del dolore mestruale, delle irregolarità e dei sintomi premestruali nei pazienti con PCOS quando è stata aggiunta alla restrizione calorica rispetto all’utilizzo della sola dieta ipocalorica nel trattamento di tale condizione.
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