La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), conosciuta anche come sindrome di Stein-Leventhal, colpisce le donne in età riproduttiva ed è il disturbo endocrino più comune, interessando circa una donna su 10. Questa condizione è caratterizzata da un insieme di alterazioni ormonali e metaboliche che possono variare significativamente da persona a persona. Tra i principali segni clinici si annoverano le irregolarità mestruali, che possono manifestarsi sotto forma di cicli mestruali assenti (amenorrea) o poco frequenti (oligomenorrea), e l’iperandrogenismo, ovvero l’eccessiva produzione di ormoni maschili come il testosterone, che può causare sintomi visibili quali acne, eccessiva crescita di peli (irsutismo) o perdita di capelli secondo un modello maschile (alopecia androgenetica).
Dal punto di vista ecografico, molte donne con PCOS presentano ovaie ingrandite e contenenti numerose piccole cisti, derivanti da follicoli non maturati. Tuttavia, la diagnosi non si basa esclusivamente sulla presenza di cisti ovariche, ma su criteri clinici e biochimici stabiliti dai criteri di Rotterdam (almeno due di tre tra: irregolarità mestruali, iperandrogenismo clinico o biochimico, e aspetto policistico delle ovaie).
La PCOS non si limita a influire sulla funzione riproduttiva, ma può avere importanti implicazioni metaboliche. Le donne affette spesso mostrano insulino-resistenza, una condizione in cui le cellule rispondono meno efficacemente all’insulina, aumentando il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Inoltre, l’insulino-resistenza può contribuire all’aumento di peso, in particolare a livello addominale, e all’infiammazione cronica, peggiorando ulteriormente i sintomi della sindrome. La PCOS è anche associata a un rischio aumentato di ipertensione, dislipidemia (alterazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi) e altre complicanze cardiovascolari.
Il sovrappeso o l’obesità riguardano oltre la metà delle donne con PCOS. Almeno dal 65% all’80% delle persone con PCOS convive anche con insulino-resistenza.
Inoltre, le persone con PCOS ed eccesso di peso tendono ad avere esiti medici peggiori rispetto alle donne con PCOS e un peso più sano.
Tuttavia, gli esperti dell’Università di Oxford nel Regno Unito hanno trovato prove limitate che quantificano gli effetti della perdita di peso sui sintomi della PCOS. Questa scarsità ha reso difficile per i professionisti raccomandare strategie di perdita di peso specifiche per la gestione della PCOS.
Alla ricerca di conferme più forti gli autori di uno studio di review recentemente pubblicato hanno cercato nei principali database medici studi randomizzati e controllati (RCT) dall’inizio fino a giugno 2024. Si sono concentrati su RCT di interventi per ridurre il peso negli adulti con diagnosi di PCOS.
Gli esperti hanno confrontato: “cura abituale” di metformina, contraccettivi orali e consigli standard, “intervento minimo” come consigli per perdere peso senza ulteriore supporto, oppure placebo.
Hanno anche analizzato studi che confrontavano interventi di perdita di peso a bassa e ad alta intensità.
La loro revisione sistematica suggerisce che gli interventi di perdita di peso hanno favorito “miglioramenti in alcune importanti caratteristiche cliniche della PCOS”.
Lo studio appare negli Annals of Internal Medicine.
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