Negli ultimi anni l’applicazione di tecniche osteopatiche in ambito pediatrico ha subito un forte aumento e ad oggi nel nostro Paese risulta essere una pratica clinica utilizzata sia nella sanità pubblica sia in quella privata.
Visto che l’applicazione di trattamenti di natura osteopatica è largamente consigliata ai genitori da pediatri e specialisti del settore e vi è una crescente diffusione dell’osteopatia pediatrica sia a scopo terapeutico sia a scopo preventivo, si riassumono di seguito le evidenze scientifiche più attuali a supporto della sua applicazione in pediatria e quali tecniche sono più adeguate in base alla fascia di età.
Applicazione del trattamento osteopatico nell’ambito pediatrico
È evidente che il trattamento osteopatico applicato all’età evolutiva e pediatrica debba avvalersi di tecniche dolci e non invasive in accordo con il recentissimo statement per fisioterapisti pediatrici e che i neonati rispondano molto bene a tecniche, ad esempio, di rilascio miofasciale.
I campi di applicazione del trattamento osteopatico sono svariati: fin dai primi giorni di vita l’osteopata, agendo sul complesso sistema di suzione-deglutizione, gioca un ruolo fondamentale lavorando in accordo con l’ostetrica, a supporto della madre qualora si riscontrassero difficoltà di allattamento al seno, fortemente raccomandato dall’OMS in modo esclusivo per i primi mesi di vita. Se ne riconosce un importante ruolo anche successivamente, vista la importante associazione tra movimento e apprendimento, motivo per cui i bambini con disturbi dell’apprendimento spesso presentano dei deficit anche nell’acquisizione di corretti pattern motori.
Osteoaptia e ostetricia
Le tecniche manipolative osteopatiche possono svolgere un ruolo cruciale specialmente nei primi giorni di vita del neonato. Comprendere e applicare l’osteopatia pediatrica permette di sostenere lo sviluppo motorio e cognitivo del bambino, affrontando precocemente eventuali deficit che potrebbero influire negativamente sull’apprendimento futuro.
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Il ruolo dell’osteopatia nel supporto allo sviluppo motorio
Anche se i ritardi dello sviluppo non rappresentano una patologia in senso stretto, in ambito infantile si parla espressamente di fasi dello sviluppo motorio (sistema neurologico, motorio, linguistico, comportamentale ) che il neonato raggiunge nei primi 12 mesi di vita: all’osteopata pediatrico spetta il compito di migliorare le competenze osteoarticolare del neonato affinché sia facilitato nell’acquisizione di nuove conoscenze spaziali e corporee e attraverso queste esplorazioni possa sviluppare la propria autonomia personale. In particolare, una review sistematica condotta nel 2017 mostra un’associazione positiva tra plagiocefalia e ritardi del neurosviluppo in 13 dei 19 articoli con una qualità metodologica “forte”: in questo studio il ritardo era maggiore nei bambini con età inferiore ai 24 mesi.
Altri campi di applicazione risultano essere l’approccio ai disturbi digestivi di vario genere (coliche infantili, reflusso gastro esofageo, stipsi e meteorismo) spesso correlati ad alterazioni del tono posturale globale e asimmetrie craniali: in questa direzione non vi è unicità riguardo alle evidenze scientifiche, ma alcuni studi epidemiologici, mostrano la associazione fra disturbi posturali della marcia e disfunzioni osteopatiche craniali, così come altri lavori mostrano come il trattamento osteopatico comporti un miglioramento delle asimmetrie craniali in bebè con plagiocefalia non sinostotica o, ancora, come al trattamento craniale applicato nei primissimi mesi di vita consegua un importante miglioramento del grado di asimmetria cefalica in neonati con asimmetrie posturali.
Qualità delle evidenze dell’osteopatia pediatrica
Pur essendo in aumento l’interesse nei confronti dell’osteopatia pediatrica si evidenzia come, in letteratura scientifica, ad oggi, sia difficile riscontrare un filo conduttore univoco, ma vi sia invece una forte eterogeneità sia dei campi di studio oggetto d’indagine sia della metodologia applicata nel fare ricerca.
Tuttavia, poichè sempre più la figura del fisioterapista-osteopata pediatrico si inserisce in un lavoro d’equipe e collabora con altre figure mediche e sanitarie (pediatra, ostetrica, logopedista, ortottista, TNPEE.. ecc) ci si auspica che vi sia un implemento della ricerca scientifica in ambito pediatrico nel futuro prossimo.