Disfagia e disturbo dell’allattamento: il ruolo dell’osteopatia pediatrica
Disfagia e disturbo dell’allattamento: il ruolo dell'osteopatia pediatrica
L’osteopatia pediatrica rappresenta un valido aiuto nella gestione della disfagia e dei disturbi dell’allattamento nei neonati. Molti bambini possono presentare difficoltà di suzione e deglutizione a causa di problematiche congenite, neurologiche o muscolo-scheletriche. Grazie a un approccio globale, l’osteopatia può intervenire per migliorare la funzionalità delle strutture coinvolte nella suzione, facilitando un’alimentazione efficace e serena per il neonato e la madre.
Cause della disfagia neonatale e difficoltà nell’allattamento
La disfagia può colpire una o più fasi della deglutizione e avere diverse cause:
Problematiche neonatali:
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- Ipotonia neonatale benigna
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- Sindrome di Down e altre sindromi genetiche
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- Asimmetria facciale e cervicale (torticollis)
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- Movimenti asimmetrici della lingua (ipotonia linguale)
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- Retrazione o posizione alterata della lingua
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- Frenulo labiale o linguale corto
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- Disfunzioni dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare)
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- Prematurità e patologie del sistema nervoso
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- Malformazioni anatomiche
Problematiche materne:
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- Asimmetria mammaria o ipoplasia
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- Capezzolo invertito o difficoltà nella produzione di latte
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- Congestione mammaria
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- Disidratazione, stress e frustrazione materna

Da sinistra: ipoplasia mammaria, asimmetria mammaria, capezzolo invertito, congestione mammaria
Questi fattori possono rendere difficoltoso l’attaccamento al seno, con sintomi come pianto durante l’alimentazione, difficoltà a mantenere la suzione e dispersione del cibo nella bocca.
L’importanza della valutazione clinica
Per individuare eventuali difficoltà nell’allattamento si utilizza il punteggio LATCH, un metodo standardizzato che valuta cinque aspetti fondamentali:
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- Latch: attacco al seno
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- Audible swallowing: deglutizione udibile
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- Type of nipple: forma del capezzolo
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- Comfort: dolore o sensibilità del seno
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- Hold: capacità del bambino di mantenere la suzione
Un punteggio basso può indicare la necessità di interventi mirati, tra cui l’osteopatia pediatrica.
Osteopatia pediatrica: un aiuto concreto
L’osteopatia pediatrica si concentra sulle restrizioni muscolo-scheletriche che possono interferire con la suzione e la deglutizione. Attraverso tecniche manuali delicate, l’osteopata può lavorare su:
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- Ottimizzazione della coordinazione tra suzione, deglutizione e respirazione
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- Mobilizzazione della colonna cervicale per migliorare la postura e la suzione
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- Rilascio delle tensioni a livello craniale e dell’ATM
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- Miglioramento della mobilità linguale e buccale
Osteopatia pediatrica a Verona: formazione avanzata per professionisti della salute
Per i professionisti della salute interessati ad ampliare le proprie competenze, Academy di osteopatia pediatrica a Verona offre una formazione approfondita su come affrontare le problematiche legate alla disfagia e ai disturbi dell’allattamento. L’integrazione delle tecniche osteopatiche nella pratica quotidiana permette a logopedisti, fisioterapisti e pediatri di migliorare l’efficacia dei loro trattamenti, fornendo un supporto completo ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.
L’integrazione tra osteopatia e logopedia: un approccio multidisciplinare
L’osteopatia pediatrica si integra perfettamente con la logopedia nel trattamento dei disturbi dell’allattamento e della disfagia. Il logopedista lavora sulla funzionalità dei muscoli orali e della deglutizione, mentre l’osteopata agisce sulle restrizioni strutturali che possono impedire un corretto sviluppo della funzione orale. Questa sinergia consente di offrire ai piccoli pazienti un trattamento completo ed efficace.
L’osteopatia pediatrica rappresenta infatti un valido aiuto per neonati con difficoltà di allattamento e disfagia. In particolare, l’Academy di osteopatia pediatrica a Verona è una risorsa importante per i professionisti della salute che desid