Secondo la Legge 3/2018 (Legge Lorenzin), l’Osteopatia è stata individuata come Professione Sanitaria anche se, per il suo pieno riconoscimento, si attendono diversi provvedimenti attuativi.
Devono ancora essere stabiliti l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti della professione, oltre che i criteri di valutazione dell’esperienza professionale, nonchè i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti.
Successivamente, con un decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero della Salute, si definirà l’ordinamento didattico della formazione universitaria in osteopati.
Il profilo professionale è ad oggi ancora al vaglio del Consiglio Superiore di Sanità, dei Ministeri e della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome.
In assenza dei decreti, si fa riferimento alla norma europea UNI EN 16686:2015 (Prestazioni sanitarie osteopatiche) come guida per la definizione dei piani di studio attualmente erogati.
In più occasioni il Ministero della Salute si è espresso che in questo frangente, valutazione e trattamento osteopatico, siano erogati da soggetti in possesso di titolo sanitario, in particolar modo Medici e fisioterapisti.
Dott.ssa Clizia Cazzarolli – Responsabile Dipartimento Ricerca EOM Italia