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Long COVID

Uno studio suggerisce che la sindrome long-COVID è associata a inattività fisica

Long COVID

Il long COVID è una condizione caratterizzata dalla presenza di sintomi legati all’infezione da SARS-CoV-2 che insorgono o persistono per settimane o mesi dopo la guarigione da COVID-19. Il quadro clinico può variare da paziente a paziente.

Possiamo includere in questo elenco: vertigini, dolori muscolari, perdita di olfatto e gusto, affaticamento, dispnea, diarrea, problemi di visione.

In un recente studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports (Gil et al, 2023), alcuni ricercatori hanno valutato l’associazione tra le sequele post-acute della malattia da Coronavirus (PASC) e l’inattività fisica.

I pazienti dello studio ricoverati a causa di COVID-19 sono stati invitati consecutivamente a una visita di controllo di persona da 6 a 11 mesi dopo il ricovero. Sono stati valutati dieci sintomi della PASC utilizzando scale standardizzate. L’attività fisica è stata valutata tramite questionario e i partecipanti sono stati classificati secondo le linee guida dell’OMS.

I risultati dello studio di coorte che ha coinvolto 749 pazienti hanno mostrato che la sindrome long-COVID è significativamente associata all’inattività fisica. In particolare sintomi come il dolore articolare e muscolare, l’affaticamento, lo stress post-traumatico, l’insonnia e la dispnea sono correlati a una maggiore probabilità di inattività fisica.

I primi rapporti hanno rivelato che circa il 76% dei pazienti ha riferito almeno un sintomo persistente 6 mesi dopo la dimissione dall’ospedale. Affaticamento, dispnea, tosse, cefalea, perdita del gusto o dell’olfatto e disturbi cognitivi o mentali (ad esempio, ansia o depressione) sono i sintomi più comunemente riferiti.

L’inattività fisica è ampiamente riconosciuta come un fattore di rischio indipendente per la compromissione dello stato funzionale, i disturbi muscoloscheletrici, l’ansia e la depressione.

I soggetti dello studio sono stati sottoposti a valutazioni multidisciplinari di persona condotte 6-11 mesi dopo il ricovero in un ospedale terziario in Brasile.

Considerando il potenziale effetto dell’inattività fisica sulla mortalità e sulla morbilità in generale, i ricercatori ritengono che il Sistema Sanitario, i professionisti medici e i responsabili politici dovrebbero considerare la necessità del trattamento dell’inattività fisica correlata a COVID-19.

▶️ Per approfondire leggi l’articolo completo: DOI: 10.1038/s41598-022-26888-3

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