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L’esercizio fisico riduce gli attacchi di emicrania?

Emicrania

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’emicrania non è un sintomo, ma una malattia neurologica che rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano [GBD 2017].

L’emicrania rappresenta un processo multifasico sequenziale in quanto può comparire già 24 ore prima del dolore con sintomi vaghi quali stanchezza, irritabilità, depressione, sbadiglio, particolare appetito per dolci (e tra questi il cioccolato) per poi sfociare nell’attacco vero e proprio che dura dalle 4 alle 72 ore.

Si tratta di una condizione molto diffusa pertanto la comprensione dei trattamenti che possono contribuire alla riduzione degli attacchi di emicrania è di grande importanza.

Secondo diversi studi clinici l’esercizio, definito come qualsiasi tipo di movimento/attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva eseguita per migliorare e/o mantenere uno o più componenti della forma fisica, fornisce effetti positivi sull’emicrania ed essendo un intervento basato sullo stile di vita aiuta anche a controllare altre comorbidità note come obesità, depressione e insonnia.

Diversi studi clinici con diversi protocolli di esercizio hanno dimostrato l’efficacia nella gestione dell’emicrania. Tuttavia, non esiste un confronto testa a testa dell’efficacia tra i diversi interventi di esercizio. È stata eseguita una revisione sistematica e una metanalisi che ha raccolto tutti gli studi clinici che hanno determinato l’efficacia degli interventi di esercizio nel ridurre la frequenza dell’emicrania mensile. 

La review del 2022 di Woldeamanuel e Oliveira pubblicata su The Journal of Headache and Pain si è posta come obiettivo di confrontare l’efficacia dei diversi interventi di esercizio concludendo che i regimi di esercizi di allenamento della forza hanno dimostrato la massima efficacia nel ridurre gli attacchi di emicrania, seguiti dagli esercizi aerobici ad alta intensità.

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