Gli operatori sanitari saranno sollevati nel sapere che le macchine da caffè ospedaliere non sono responsabili della diffusione di malattie, secondo uno studio pubblicato recentemente sul BMJ (Walker et al. 2023).
Nel tentativo di eliminare le infezioni ospedaliere (nosocomiali), sono stati studiati vari oggetti come terreno fertile per i batteri, comprese le macchine da caffè ospedaliere (automatiche, a capsule e per caffè espresso).
Dal 31 ottobre al 31 dicembre 2022 i ricercatori hanno sottoposto a tampone un totale di 25 macchine da caffè, valutando la popolazione microbica concentrandosi sui patogeni “ESKAPE” ad alta priorità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa e specie Enterobacter).
La maggior parte delle specie rilevate erano commensali (batteri che vivono sulla pelle o nell’intestino e non rappresentano alcun pericolo per la salute). Lo Staphylococcus aureus è stata l’unica specie gram-positiva potenzialmente causa di malattia: una volta sui pulsanti di una caffettiera domestica e una volta all’interno di un serbatoio dell’acqua in ospedale.
“Con nostro grande sollievo, nonostante il loro potenziale origine di agenti patogeni nelle epidemie nosocomiali, un divieto generale delle macchine da caffè non sembra necessario”, concludono gli autori.
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