Le disfunzioni vertebrali sono disfunzioni che possono interessare le vertebre della colonna vertebrale. Esse possono coinvolgere varie strutture della colonna vertebrale, inclusi i dischi intervertebrali, le articolazioni vertebrali (come le faccette articolari), i muscoli, i legamenti e le strutture circostanti.
Esempi di disfunzioni vertebrali includono:
- Ernia del disco: un’ernia del disco si verifica quando il materiale all’interno di un disco intervertebrale sporge al di là della sua normale posizione, mettendo pressione sulle strutture circostanti e causando dolore o altri sintomi.
- Spondilosi cervicale o lombare: la spondilosi è una condizione caratterizzata da cambiamenti degenerativi delle vertebre e dei dischi intervertebrali. Questo può portare alla formazione di osteofiti (osteofiti), restringimento del canale spinale e altre complicazioni.
- Sindrome della colonna vertebrale instabile: questa condizione si verifica quando ci sono problemi con la stabilità della colonna vertebrale, come instabilità delle articolazioni vertebrali o dei legamenti, che possono causare dolore e limitare la funzione.
- Stenosi spinale: la stenosi spinale è un restringimento del canale spinale che può mettere sotto pressione i nervi spinali, causando sintomi come dolore, intorpidimento, debolezza e difficoltà di movimento.
- Scoliosi: la scoliosi è una deformità della colonna vertebrale caratterizzata da una curvatura laterale anormale della colonna vertebrale. Può causare dolore e problemi di postura.
- Lesioni vertebrali: traumi o lesioni alla colonna vertebrale possono causare disfunzioni vertebrali, come fratture vertebrali o lesioni ai dischi intervertebrali.
Queste sono solo alcune delle disfunzioni vertebrali più comuni, e la loro gravità e trattamento possono variare notevolmente a seconda della causa sottostante e dei sintomi associati.
La palpazione statica delle deviazioni del processo spinoso vertebrale dalla linea mediana è spesso utilizzata dai terapisti manuali come mezzo per determinare l’area per il trattamento di disfunzioni vertebrali manipolabili.
Precedenti ricerche hanno discusso la validità diagnostica di questa tecnica, ma non è stata presentata alcuna correlazione con la morfologia vertebrale.
È stato recentemente pubblicato uno studio (Yelverton et al, 2024) che ha valutato la frequenza e la presentazione delle deviazioni del processo spinoso nella regione T1-T6, i potenziali fattori che possono essere implicati nel loro sviluppo, nonché le implicazioni di queste variazioni anatomiche nel contesto della palpazione statica.Lo studio ha fotografato un campione scheletrico costituito da 58 vertebre umane T1-T6.
Gli autori hanno concluso che le deviazioni del processo spinoso nella parte superiore della colonna vertebrale toracica sono molto probabilmente il risultato di variazioni normali casuali tra individui e sono più frequenti nei maschi.
Suggeriscono che la palpazione statica senza criteri di dolore non è una tecnica diagnostica affidabile per determinare le aree che necessitano di trattamento manuale, poiché queste possono essere considerate normali variazioni anatomiche ossee.
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