La miopia è un difetto visivo comune in cui una persona è in grado di vedere chiaramente gli oggetti vicini, ma ha difficoltà a focalizzare correttamente gli oggetti distanti. Questo si verifica quando l’occhio è troppo lungo rispetto alla potenza ottica della cornea e della lente dell’occhio, o quando la cornea è troppo curva. Di conseguenza, i raggi di luce convergono prima di raggiungere la retina, risultando in un’immagine sfocata per gli oggetti lontani. La miopia può essere corretta con occhiali, lenti a contatto o interventi chirurgici correttivi come il LASIK.
Nei bambino una condizione che può svilupparsi durante l’infanzia e può peggiorare durante l’adolescenza, quando gli occhi stanno ancora crescendo e maturando. La miopia nei bambini può essere influenzata da fattori genetici, ambientali e comportamentali, tra cui l’esposizione prolungata a dispositivi digitali come computer, tablet e smartphone. È importante monitorare la salute visiva dei bambini e degli adolescenti per intervenire precocemente in caso di necessità di correzione visiva.
In una recente review pubblicata su BMC Public Health, infatti, i ricercatori hanno esaminato e valutato le prove epidemiologiche sull’associazione tra esposizione allo schermo e miopia nei bambini e negli adolescenti.
La miopia è un errore di rifrazione caratterizzato dall’eccessivo allungamento del globo oculare; è il difetto della vista più diffuso, interessa il 30% della popolazione europea, e costituisce la più comune delle alterazioni dell’occhio.
Fattori ambientali influenzano in modo significativo la prevalenza della miopia.
Il tempo trascorso davanti allo schermo, compreso l’uso di computer, televisori, videogiochi e dispositivi mobili, è ormai pervasivo nella vita dei bambini e degli adolescenti, con una maggiore esposizione fin dalla più giovane età.
Recenti studi epidemiologici mostrano risultati contrastanti riguardo alla correlazione tra tempo trascorso davanti allo schermo e miopia.
In questa revisione sistematica e meta-analisi i ricercatori hanno rilevato associazioni significative tra il tempo trascorso davanti allo schermo di computer e televisori e la miopia, ma non quello degli smartphone.
Lo studio ha sottolineato la necessità di strategie di prevenzione mirate, compresa la riduzione delle attività vicine al lavoro e la promozione del tempo all’aria aperta.
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