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Classificazione delle cicatrici post-chirurgiche

Una guida completa per comprendere e trattare le diverse tipologie

Classificazione delle cicatrici

La classificazione delle cicatrici post-chirurgiche svolge un ruolo fondamentale nel comprendere e trattare efficacemente queste alterazioni cutanee. Ogni cicatrice è unica nel suo aspetto e nel suo processo di guarigione, quindi è essenziale avere una classificazione ben definita per identificarle correttamente e adottare il trattamento più adatto.

Possiamo classificare le cicatrici post-chirurgiche in: atrofiche, ipertrofiche, cheloidi e aderenti.

La classificazione delle cicatrici avviene secondo caratteristiche cliniche, quindi il consiglio è di osservare i seguenti aspetti: colore, volume, bordi, larghezza e mobilità. Il tempo può spesso ingannarci perché le cicatrici si evolvono in modi diversi in base all’individuo e al momento. Esse possono inoltre mescolarsi, cioè una sola cicatrice può contenerne diverse tipologie.

Classificazione delle cicatrici:

Cicatrici atrofiche

Le cicatrici atrofiche si formano quando il tessuto cicatriziale è meno denso rispetto alla pelle circostante. Possono essere bianche o rosate; non hanno volume, i bordi sono allargati, tra di loro c’è una buccia sottile e “sciolta”. Le cicatrici atrofiche hanno una mobilità normale.

Cicatrici atrofiche

Cicatrici ipertrofiche

Le cicatrici ipertrofiche si formano quando il processo di guarigione viene alterato e il tessuto cicatriziale si accumula in eccesso. Queste cicatrici sono sollevate rispetto alla superficie della pelle circostante e possono apparire rosse o scure. Sono caratterizzate da un eccesso di tessuto tra i bordi. É in fase di proliferazione, quindi presenta una grande quantità di miofibroblasti, vasi e nervi, pertanto, il suo colore è rosso vivo, è voluminoso, indurito o suoi bordi sono irregolari, ciò è dovuto alla contrazione attivata dai miofibroblasti. Molti confondono questa cicatrice con la cicatrice cheloide, ma hanno aspetti istologici molto diversi.

Cicatrice-ipertrofica

Cicatrici cheloidi

Queste cicatrici sono sollevate, spesse, pruriginose e possono essere dolorose. Sono cicatrici eccessive che non si sono rimodellate a dovere, ma non sono più in fase proliferativa come quelle ipertrofiche. Sono rosse, spesso violacee, molto voluminose e con bordi lisci e privi di mobilità. Raramente si evolvono e presentano un’elevata possibilità di recidiva.

Cicatrici aderenti/contratte

Si tratta di cicatrici in cui non vi è slittamento tra le interfacce pelle, sottocutanea e tessuto muscolare. É importante notare che questo tipo di cicatrice viene comunemente confusa con una cicatrice atrofica, ma ciò che caratterizza l’adesione/contrattura della cicatrice è la mancanza di mobilità.

La classificazione delle cicatrici post-chirurgiche è fondamentale per determinare il trattamento ottimale e raggiungere i migliori risultati estetici possibili. Ogni tipo di cicatrice richiede un approccio specifico, considerando le caratteristiche individuali del paziente. Mantenere inoltre una corretta cura delle ferite durante il periodo di guarigione può contribuire a minimizzare l’aspetto delle cicatrici.

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