I tumori della pelle sono tra i più diffusi in assoluto. Si tratta di tumori cutanei che causano solo raramente sintomi nelle fasi iniziali. É di fondamentale importanza infatti, fare attenzione alla comparsa o al cambiamento di aspetto di qualche lesione o macchia sulla pelle.
La luce solare e in particolare la radiazione ultravioletta (UV) possono causare tumori cutanei inducendo mutazioni o immunosoppressione.
I fattori che maggiormente coinvolti sono: la quantità di raggi UV che giunge sulla terra, lo strato di ozono, l’umidità relativa e la copertura delle nuvole. Si tratta di tutti fattori che sono pesantemente influenzati dal cambiamento climatico.
Basti pensare ad esempio allo strato di ozono nella stratosfera che si è ridotto negli ultimi decenni aumentando di conseguenza la radiazione solare che raggiunge la terra.
Il 18 novembre si è concluso il COP27, la XXVII Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.
Per quanto riguarda i tumori cutanei i dati sono chiari: i tassi di incidenza sono in aumento (solo per il melanoma è stato rilevato un aumento dal 4% al 5%) e i fattori ambientali contribuiscono a questa maggiore incidenza. Considerando infatti la stretta relazione tra raggi UV e cancro della pelle l’incidenza dei tumori cutanei potrebbe aumentare del 9% entro il 2050.
Già adesso i casi di melanoma negli Stati Uniti sono quasi triplicati, passando da 6,8 casi a 18,5 casi per 100.000 persone.
L’effetto nocivo dei raggi UV è poi incrementato dall’aumento della temperatura globale. Estati più calde e secche favoriscono inoltre comportamenti pericolosi: la gente tende a stare più all’aperto aumentando così il rischio di tumori della pelle.
Lo studio di Parker, professore assistente di dermatologia presso il Vanderbilt University Medical Center, presidente della Nashville Dermatologic Society e vicepresidente della Williamson County Medical Society, spiega in una revisione come una riduzione del 10% dell’ozono stratosferico possa causare altri 300.000 tumori cutanei.
Il rischio di cancro della pelle è determinato da molteplici fattori. Forti prove circostanziali supportano l’ipotesi che i fattori legati al cambiamento climatico, tra cui l’esaurimento dell’ozono stratosferico, il riscaldamento globale e l’inquinamento dell’aria ambiente, abbiano probabilmente contribuito alla crescente incidenza di tumori maligni cutanei a livello globale e continueranno a imporre un’influenza negativa sull’incidenza del cancro della pelle per molti decenni a venire.
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