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Bambina nata dal primo trapianto di utero in Italia

Sesto caso al mondo di trapianto di utero: la donatrice è una donna deceduta

Trapianto di utero

Il 2 settembre 2022 è nata, grazie ad un trapianto di utero all’Ospedale Cannizzaro di Catania, Alessandra, figlia della donna affetta da sindrome di Rokitansky.

La sindrome di Rokitansky è una malattia rara, caratterizzata dall’assenza congenita della vagina e dell’utero. Chi ne soffre sono donne che nascono senza vagina e utero, ma con ovaie e genitali esterni sviluppati normalmente.

La madre di anni 31, ha ricevuto il primo trapianto di utero realizzato in Italia nel giugno del 2018.

Si tratta della prima nascita di questo tipo nel nostro Paese e del sesto caso al mondo di gravidanza portata a termine con successo dopo un trapianto di utero.

Il primo trapianto di utero avvenuto in Italia è stato realizzato con un protocollo approvato dal Centro nazionale trapianti in seguito al parere positivo del Consiglio superiore di sanità, come previsto dalla normativa vigente per i trapianti sperimentali. 

Il protocollo sperimentale di Catania prevede un percorso clinico-assistenziale della durata di 3 anni con il trattamento di 2-3 pazienti ogni anno con un duplice obiettivo: l’esito favorevole del trapianto dell’organo (prelevato da donatore deceduto) da un punto di vista funzionale; l’esito positivo della gravidanza (attraverso tecniche di PMA) e del parto tramite taglio cesareo.

▶️ Per leggere il protocollo sperimentale completo per il trapianto dell’utero CLICCA QUI

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